UN ACCENNO SULL'OPUNTIA (FICO D'INDIA)
Il fico d'india è una pianta dalle qualità insospettate e insospettabili.
LE ORIGINI
La sua origine ci porta oltreoceano, ma il fico d’india si è presto ritagliato un posto d’onore anche sulla scena mediterranea. Di origini messicane, questo cactus dai frutti succosi è stato importato nel corso del XV secolo per diventare, grazie alla sua resistenza e adattabilità, uno dei protagonisti della Sicilia e fra i principali alimenti estivi del Nord Africa.
LE PROPRIETA'
Non è solo il suo irresistibile carattere a renderlo così prezioso. Se si sbircia tra le proprietà nutritive emerge un frutto - e una foglia - dalla grande ricchezza. Questo cactus contiene infatti vitamine del gruppo A B C, fosforo, sodio, potassio fibre, clorofilla, proteine, e antiossidanti, ma è capace anche di regolare naturalmente l’indice glicemico aiutando a restare in forma grazie al suo effetto saziante e regolatore dell’intestino. Aiuta il sistema immunitario, il sistema dell'apparato digerente, il sistema nervoso e respiratorio. Proprio le foglie, infatti, dette pale, sono fonte di fibra solubile e insolubile (cellulosa, emicellulosa, lignina, pectina, mucillagini), di vitamine (A, B1, B2, B3 e C), di minerali (calcio, magnesio, ferro, potassio e rame). Il sapore è simile a quello degli asparagi e possono essere portate in tavola condite fresche in insalata, oppure in salamoia, grigliate e non solo.
È stata una ricerca condotta proprio in Messico a evidenziare le proprietà ipoglicemizzanti delle fibre contenute nel fico d’India. Un gruppo di studiosi dell’Università della Bassa California a Tijuana, ha dimostrato che tali fibre sono utili in caso di diabete mellito poiché agiscono come moderatore della glicemia che riduce l’assorbimento di zuccheri e grassi favorendo la perdita dei chili di troppo. Grazie al suo contenuto di fibre solubili, soprattutto mucillagini, questa pianta favorisce inoltre il transito intestinale e suscita un appagante senso di sazietà rallentando l’assorbimento degli zuccheri.
Porta benefici anche all'epidermide, come idratante/nutriente, e come unguento per le ferite, bruciature, eritemi e abrasioni.
LE BETALAINE o BETADINE
E' stato dimostrato che le betalaine che sono pigmenti rossi e gialli contenuti nel fico d'india vengono assorbite nell’intestino umano e che successivamente nel
circolo sanguigno si trovano incorporate nelle lipoproteine (LDL) e nelle membrane cellulari dei globuli rossi. Le lipoproteine e i globuli rossi arricchiti in betalaine risultano, rispettivamente, più resistenti all’ossidazione e meno sensibili all’emolisi. Questi risultati indicano che questi pigmenti sono biodisponibili ed efficaci nel proteggere il nostro organismo dall’attacco dei radicali liberi.
Studi condotti su modelli animali hanno riportato che l'assunzione di betalaine è efficace nella protezione contro lo sviluppo di tumori alla pelle e al fegato. Inoltre, è stato dimostrato che le betalaine sono in grado di stimolare l’attività di enzimi epatici coinvolti nella detossificazione di sostanze potenzialmente tossiche per l’organismo.circolo sanguigno si trovano incorporate nelle lipoproteine (LDL) e nelle membrane cellulari dei globuli rossi. Le lipoproteine e i globuli rossi arricchiti in betalaine risultano, rispettivamente, più resistenti all’ossidazione e meno sensibili all’emolisi. Questi risultati indicano che questi pigmenti sono biodisponibili ed efficaci nel proteggere il nostro organismo dall’attacco dei radicali liberi.
Riassumendo, le betalaine o betadine, aiutano a ridurre le infiammazioni, responsabili di molti disturbi quali, malattie cardiocircolari, malattie polmonari, malattie neurologiche, malattie autoimmuni, alzheimer, disintossicano l'organismo, donano benessere alle cellule, proteggono dall'invecchiamento veloce.
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